Il M5S,come ben sappiamo, ha organizzato l’evento “Italia 5 stelle” al Circo Massimo dal 10 al 12 ottobre prossimi e la raccolta fondi (che mira a raggiungere quota 500.000 euro) è cominciata da due settimane con risultati,al momento, deludenti.
Ieri le principali agenzie ne hanno dato notizia ed il Corriere della Sera ne ha pubblicato un articolo riportando la quota raggiunta al 24 settembre,ossia poco meno di 70.000 euro.
Nonostante Roberta Lombardi si dica tranquilla,come riportato da Adkronos, diversi Parlamentari pentastellati si stanno prodigando per incentivare le donazioni dimostrando che, forse, qualche preoccupazione a Casaleggiolandia potrebbe esserci.
Il dato è chiaro, nel tempo la partecipazione ed il sostegno ai 5 stelle è notevolmente calato, non solo alle urne ma anche economicamente. Siamo ben lontani dai 750.000 euro raccolti per le Politiche o dai 436.000 euro per le Europee (il cui obbiettivo era 1 milione di euro).
Sfugge però a molti, e casualmente agli stessi Parlamentari 5 stelle, il cambio di rotta deciso da Grillo e Casaleggio sulla gestione dei fondi raccolti e,non meno importante, sfugge o non interessa che, al momento, ancora non esista rendicontazione delle spese effettuate per le Europee di maggio scorso (ben 5 mesi fa).
Dei 436.000 euro non esiste rendicontazione.
La data riportata alla voce donazioni è quella odierna,svista?
Ciò che sicuramente non è una svista è quanto è accaduto, come scrivevo, alla politica di gestione dei fondi non utilizzati alle Europee.
Questo è ciò che era stato dichiarato e promesso la primavera scorsa ai donatori 5 stelle:
“Ogni spesa sarà rendicontata e gli iscritti al MoVimento decideranno come destinare l’eventuale residuo.”
Dal momento che non esiste rendicontazione non ci è dato sapere l’importo dell’eventuale residuo che, magicamente e senza alcuna consultazione, viene automaticamente destinato,come riportato con il classico asterisco che fin da piccoli ci insegnano a temere,altrove.
Dove? Alla festa al Circo Massimo.
“* Il residuo dei fondi raccolti per la campagna delle elezioni europee 2014 è stato interamente devoluto per finanziare l’evento Italia5Stelle.”
Decisione ovviamente calata dall’alto, alla faccia dell’ Uno Vale Uno, che va a violare qualsiasi concetto di fiducia e rispetto per chi, donando alle Europee, aveva implicitamente sottoscritto un patto secondo il quale i residui delle spese rendicontate sarebbero stati destinati ad un qualcosa o qualcuno deciso dalla Rete,ossia da chi i soldi li aveva sborsati.
Ovviamente che questo patto con i donatori venga tranquillamente violato passa in sordina e tra i Parlamentari 5 stelle nessuno ha obbiettato o quantomeno risposto a chi chiedeva chiarezza sulla rendicontazione mai pervenuta.
E’ interessante notare, inoltre, come nel giro di una notte i fondi raccolti siano passati da poco meno di 70.000 euro a poco più di 100.000.
In seguito all’articolo de Il Corriere di ieri, che calcolava una media giornaliera di donazioni intorno ai 5300 euro,c’è stato un boom di 30.000 euro donati in poche ore.
Che gli insistenti appelli a donare dei Parlamentari abbiano avuto successo?
O forse a Casaleggiolandia l’ansia da prestazione, soprattutto in seguito agli articoli di ieri che riportavano il flop dell’iniziativa, ha portato ad aprire il portafoglio e pompare un pò i fondi raccolti?
Non ci è dato sapere e probabilmente mai sapremo.
Alla faccia della trasparenza tanto sbandierata le rendicontazioni 5 stelle, se arrivano, valgono poco o nulla, una lista di voci spesa raffazzonata senza fatture e quanto necessario per giustificarla.
La trasparenza, come l’onestà, nel M5S andrà di moda..sempre al futuro.