Certo che l’esternazione del post “i maestrini dalla penna rossa” di ieri ha creato non pochi mal di pancia tra i grillini, oltre ad acutizzarne altri che covavano sotto la cenere e che erano pronti a riesplodere.
Capita così che Tommaso Currò esterni pubblicamente il suo dissenso per la gestione della vicenda, ribadisce anche che il suo mandato elettorale è sottoposto, prima che ai desiderata di Grillo, all’articolo 67 della Costituzione. Spesso si è dimostrato malato del morbo del “libero pensiero”, che per i grillini è peggio dell’ aids (che non esiste, inventato, secondo l’ala complottista dalle multinazionali del farmaco). Il commento più educato sulla sua pagina è irripetibile. Un leggero invito a farsi da parte.
Stesso trattamento per Aris Prodani, che, solidale anche lui con Rodotà, rivendica maggiore libertà, ricordando che nell’ultima discesa a Roma Grillo si è limitato a parlare di scontrini, onde poi cazziare pubblicamente, ma indiscriminatamente i parlamentari rei di voler “fare la cresta” sulle rendicontazioni. I toni dei commentatori sono altrattanto sommessi quanto quelli riservati a Currò.
Terzo del giorno AdrIano Zaccagnini, anche lui solidale con Rodotà, che critica il m5s per l’oltranzismo che fino ad ora ha prodotto poco o nulla, affermando che nel m5s il dibattito è superficiale. Scariche di fango anche per lui.
Evidentemente per i grillini essere solidali con Rodotà accende strane pulsioni. Grillo ne ha parlato male, e quindi chi si allontana dalla linea del padrone deve essere insultato, ed il suo destino è la richiesta di espulsione. A maggior ragione se è uno che ha espresso mal di pancia da tempo, Ancora peggio se quei mal di pancia riguardano il “solito” tema, ovvero la presenza ossessiva di Grillo (e dei suoi Pasdaran) che annulla ogni possibilità di lavorare in autonomia.
Ma oltre ai dissidenti c’è anche chi (Patrizia Terzoni) si lancia in curiose ed arbitrarie ricostruzioni della vicenda: Grillo no ha offeso Rodotà, ma voleva dirgli che la sinistra lo ha congelato, onde tirarlo fuori all’occorrenza, invitandolo a non farsi più trattare in quel modo.
Un vero e proprio esercizio di “mirrorclimbing” (termine che rivendico con orgoglio come inventato da me, nonostante ora lo usi perfino Andrea Scanzi) di alta scuola. Probabilmete la Terzoni fa parte della prima pattuglia di parlamentari mandati a ripetizioni da Casaleggio.
Peccato che, poco dopo lo stesso Grillo la smentisca, cercando di mettere una pezza all’uscita improvvida di ieri: la frase è dello stesso Rodotà, che glie l’avrebbe detta al telefono. Telefono che avrebbe dovuto usare per chiamare l’ ex comico ed esternargli le sue perplessità, anzichè lasciarle ai giornali.
Ed una sorta di invito in effetti nel post del blog c’è, ovvero quello a rinnnegare la sua origine di sinistra perchè il m5s lo ha aletto a suo simbolo
Non per questo posso assistere impassibile alla costruzione di un polo di sinistra che ha come obiettivo la divisione del M5S in cui lui si è posto, volente o nolente, informato o meno, come punto di riferimento.
Che più o meno è quello che intendeva la Terzani…
Ma il post prosegue in una maniera che è al limite dell’allucinante:
Il M5S non è nato per diventare il Soccorso Rosso di Vendola e Civati, di Delrio o di Crocetta.
Dove per allucinante è il fatto che parli di “soccorso rosso” con toni spregiativi dopo aver appena reso omaggio a Franca Rame, andando a Milano per una fugace apparizione alla sua cerimonia funebre. Una foto mentre abbraccia Dario Fo, e poi via a scrivere questa frasaccia oscena.
Per Messora, comunque il post di ieri è una
volgare dimostrazione di coerenza
Credo non serva commentare oltre.
Ma un’altro parlamentare grillino oggi è sulla graticola, e per lei si invocano dimissioni (ed altre cose meno civili), Eleonora Bechis, per aver scelto nel suo staff personale un personaggio inviso a Grillo, tal Agostino Formichella (ed il criceto mi invita a fare ironia sul fatto che il Grillo non sopporta la formichella….), portatore sano di PS dal blog, quindi di fatto maledetto. Nel gergo grillino, infatti il PS in calce ai post sta a significare “Puoi Sparire”, e ritrovarselo assistente parlamentare non deve essere bello per Grillo. Ignoro, per mancanza di volontà ad informarmi, il motivo di tale espulsione, mi limito a registrare che su facebook c’è chi constata che, non essendo mai stato autorizzato all’uso del simbolo non si può parlare di espulsione, che questa non è stata ratificata dalla diffida dell’avvocato (i difensori della Bechis), e chi lamenta che poi non è lei a dover rendere conto nei banchetti, tra la gente. E tra questi ci sono perfino consiglieri locali, ed anche Bertola (che probabilmente si ricostruisce una fedeltà dopo l’esternazione dei 15 punti di cui parlavo ieri). Ovviamente anche in questo caso si tira fuori la questione dei soldi, anche la Bechis, pare, abbia optato per trattenere, almeno per 4 mesi, l’intera diaria…
In un contesto del genere, da resa dei conti finale, pare normale che la festa nazionale del M5S sia a rischio. Ma la questione paare scritta da Antonio Ricci, ex autore di Grillo. La festa ancora non è confermata per intoppi buricratici e mancanza di autorizzazioni. La parte comica è che si dovrebbe tenere a MIRA, uno dei feudi grillini e l’amministrazione che non ha concesso i permessi è un monocolore pentastellato. Magari tra gli stracci che volano qualcuno colpirà anche la giunta del comune veneziano? D’altra parte anche a Parma Mauro Nuzzo lascia la presidenza della commissione Cultura dopo un diverbio con l’assessore Laura Ferraris, entrambi del m5s.
In tutto questo Baillamme l’ultima cosa che mancava era un post di Paolo Becchi, e come un fungo dopo una pioggia estiva, eccolo che spunta, direttamente dal blog. Io e il criceto ci rifiutiamo di leggerlo, tanto Becchi non è del m5s, parla a titolo personale… Fatto è che i suoi scritti sono regolarmente ospitati nei canali comunicativi grillini. Sarà un caso. Magari un giorno ci finirà anche un Merdone, dato che allora ospita tutti….
E, mentre la cattiva Europa annuncia che entro il 2014 sarà eliminato il roaming per le comunicazioni cellulari (ma questo sul blog di Grillo non lo leggerete mai, perchè l’ EU è brutta e cattiva), mentre viene presentato ufficialmente il piano per la riorganizzazione del finanziamento ai Partiti (e già i professionisti del mirrorclimbing, Lombardi in testa, si sperticano nello smontarlo), ricordo alcune delle perle grilline degli ultimi giorni
- Richiesta di divieto di semina del mais su tutto il territorio nazionale, perchè OGM (Alessandro B. sulla pagina facebook di questo blog mi fa notare che evidentemente ai grillini non piace la polenta)
- interrogazione sui cinghiali nucleari (e nemmeno la cacciagione, di cui la polenta è degno contorno)
Sottofinale dedicato alla Simpatica, che sta per finire il suo mandato di portavoce (ma non di capogruppo, per via di impegni legali che verrebbero meno, ma ovviamente non lo sapevano). Andrea Scanzi ne traccia sul “Fatto Quotidiano” un ritratto poco edificantre, benchè si limiti poco più ad antologizzare alcune sue uscite. Ma tra i due non corre buon sangue. Archiviata la Lombardi tornerà a tessere vergognosamente le lodi del m5s, come nemmeno Travaglio sa fare.
Il Merdone di stasera è dedicato a Claudia Marruccelli, che sul sito italiadall’estero viene pesantemente insultata da uno sparuto gruppo di Grillini. La sua colpa? Aver TRADOTTO un articolo di Le MOnde, che ripropone oltralpe le questioni inerenti la querelle con Report e la Gabanelli. Non si può criticare, e nemmeno parlare di chi critica
Sono con te nello sdegno e nello schifo per questa gentaglia che continua a buttarci merda addosso , la stessa gente che ha distrutto il nostro paese , e che continua a distruggerlo , sono con te , non sei solo , maledetti , maledetti , maledetti ……