I fantasmi della sbornia post-elettorale grillina

un riassunto del dopovoto in salsa grillina

Polis generation

Sei giorni dal voto e ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. A partire dal risultato inaspettato delle elezioni che hanno premiato con il 40% il PD, a circa 20 punti di distacco dal MoVimento 5 Stelle, e con il 16% Forza Italia, fermo a un deludente terzo posto. Vittoria schiacciante del partito di Renzi quindi, che dimostra di averci saputo fare in campagna elettorale, nonostante la sua ancora breve permanenza a Palazzo Chigi. Sconfitta su tutti i fronti per i partiti minori, tre solo dei quali sono riusciti a superare appena la soglia di sbarramento: L’altra Europa con Tsipras, la Lega Nord (che sono gli unici a poter parlare comunque di piccolo trionfo) e il Nuovo Centrodestra. Ma più che dei partiti, la vera sconfitta, ancora una volta, l’hanno subita i sondaggi.

Sono riusciti a dare paura di non farcela ai sostenitori del PD e speranza di…

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fotomerdone

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Credo che una foto valga più di mille parole. Dibba rappresentativo del sentimento più diffuso tra i grillini. A parte i 17 che hanno pescato il numero vincente e per 5 anni saranno Eurokrikri a 20 mila euro al mese.

Come se nulla fosse successo… #ricominciamonoi

Ora provo a spiegare perchè il M5S ha perso milioni di voti e probabilmente altri ne perderà.

Intanto facciamo subito chiarezza: non ho detto quanti ne ha persi perchè perfino Giannuli parrebbe pare non avere le idee chiare, se sul suo blog personale scrive una cosa e nella trascrizione che ne fa il blogghe un’altra

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Perchè il blogghe deve andare oltre l’aritmetica. D’altra parte Di Battista è stato il primo a dirsi deluso, ma di non volere fare come i  “politicanti di professione” che cercano di far passare per vittoria ciò che non è. Infatti:

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E Grillo intanto, con “Pier Davide” Casaleggio (se non si capisce il ruolo ufficiale del  padre, figuriamoci del figlio…), si reca a Bruxelles per cercare inaccettabili (da una buona parte della sua base) alleanze con l’ UKIP, gli imbianchinii grillini cercano di dare a Farage una mano di stucco per cercare di far passare il messaggio che non è razzista, omofobo e cialtrone Accompagnato in questa sortita da Messora, che pare destinato alla promozione in Europa, dato l’ottimo lavoro che ha fatto a Roma (e potrebbe venire sostituito da Marra, l’autore di “italiaincrisi” e dell’ inno “pugni sul tavolo” del vinciamonoi tour).

E intanto Sibilia, con Bernini (quello dei microchip sottocutaneri), vola a Copenaghen per portare al meeting del Bilderberg (talmente segreto da sapere dove e quando si tiene) una “proposta di legge” sul conflitto di interessi, come se il Bilderberg sia l’organo deputato, e come se, in subordine, un partito politico abbia potestà a dettare le regole di quella che, tutto sommato, è un’associazine privata.
Proposta che vorrebbe vietare l’invito a quel tipo di meeting a chi ricopre una carica elettiva. Rigorosamente, però, su carta intestata (aridanghete) “Camera dei Deputati”.
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E così via.

Ma, in questo scenario, chi si interroga sulla questione post elettorale, così come sulla promessa non mantenuta, di fare un passo indietro, viene bollato e messo all’indice perchè tutto deve andare avanti, come se nulla fosse successo. Ed allora (ne ho scritto ieri) si ricomincia con la farneticazione, con le carte lette a metà perchè c’è un messaggio da far passare (anche oggi, un modulo compilato, ma che non si vede inoltrato, di un anonimo che rende gli 80 euro)
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Ed i talebani ricominciano con l’altro mantra della disinformazione. Infatti Crimi

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Solo che l’articolo ( link ) fa una considerazione che non è neppure originale, perchè, e lo scrive, anche Vittorio Bertola, nome conosciuto, in queanto capogruppo a Torino, ha scritto cose del genere:

A segnalare la distorsione creata da questo sistema è anche uno degli esponenti locali del Movimento, il consigliere del comune di Torino Vittorio Bertola, che nel suo profilo Facebook chiede allo staff di ripensare alla scelta di stilare liste in ordine alfabetico: “in politica lo sanno tutti: milioni di elettori italiani, sentendosi obbligati per qualche motivo a scrivere comunque una preferenza, leggono il nome del capolista e scrivono quello, e quindi chi è capolista parte con un bonus molto significativo di preferenze. Morale: siamo sicuri che mettere i candidati in ordine alfabetico abbia senso?”. Un dibattito interno al Movimento su questo tema si è quindi aperto e la scelta politica di uniformare i candidati tra loro viene messa in discussione.

Quindi, per Crimi l’informazione che scova una notizia e su questa ci ricava un articolo è da biasimare. I commentatori si adeguano, infatti:

<dovete iniziare a querelare ogni volta che vi si fanno accuse infondate, è inutile che stiamo qua a scandalizzarci sempre su quello che scrivono dovremmo aver capito ormai che è questo il loro modo di operare, bisogna QUERELARE, mi sono rotto di dover sempre giustificare il perché di questi articoli con chi non vota 5 stelle…QUERELATE!!!!>

Quindi, secondo il commentatore, sarebbe da querelare anche Bertola?
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Che è l’ “autore” della notizia? Che poi, a ben vedere, dato che ha contestato la linea dei toni urlati,

http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/mea-culpa-del-grillino-bertola-abbiamo-urlato-troppo-16622.html

ha consigliato ad Airola di mordersi la lingua prima di sbraitare che la colpa della debacle è dei giornalisti, e perfino, nell’affaire Ronzino, ribadito la teoria, invisa alle alte sfere, che proprio su quello giocano, della selezione qualitativa dei candidati, non è detto che “la sua avventura” all’interno del m5s abbia ancora vita lunga.

Probabilmete tra un po’ “lo staff” si ricorderà che fu proprio lui a perorare la candidatura di Biolè (neosindaco di Gaiola, CN) alle scorse regionali, in deroga ai due mandati precedentemente svolti. Ed allora un PS non glie lo si negherà.