La rete non dimentica.

Premessa: parlare di sfregio burocratico quando ti hanno beccato con le mani nella marmellata non è poi tanto diverso da “giustizia ad orologeria” (che comunque i commentatori hanno usato e non poco).
Questo su Defranceschi, la cui vicenda è quasi sicuramente nota a tutti. La Corte dei Conti gli ha chiesto di restituire 22 mila euro dei fondi consigliari, indebitamente utilizzati. Stamattina, fulmine a ciel sereno, l diffida all’uso del simbolo.

Di Battista commenta:

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Capito! Anche se si tratta solo di una sanzione (aspetta, anche quella di Renzi, contro cui c’è un ricorso pendente è una sanzione, ma la state vendendo come condanna….) LO SBATTIAMO FUORI.

Aspetta#2: in realtà si tratta di una soapensione (o autosospensione, ancora non si è capito bene…

Allora meglio:

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“questo è il m5s” (lo sappiamo, più umorale di una ragazzina al primo ciclo mestruale), ed io sono fiero di farne parte (contento tu…).

Per fortuna che Facebook tiene memoria delle modifiche ai post, caro Dibba, dovresti saperlo. Bastava cancellare e riscrivere, ti saresti risparmiato una figuraccia.

E, en passant, bastava controllare sul sito di Trenitalia per apprendere che esistono tariffe ad hoc per le esigenze elettorali, ti posto il link

http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=7074468836a4a310VgnVCM1000008916f90aRCRD

Ti saresti evitato anche quella dell’atacco al “sistema” che impedisce ai fuori sede di rientrare per il voto. E soprassediamo sulla foto di quando eri autostoppista, che fa tanto “Bianco Rosso e Verdone”….