#FirmeFalse #M5S,tra gli indagati chi architettò l’espulsione dei senatori #Campanella e Bocchino?

Sarà un caso ma chi oggi è tra gli indagati per le firme false a Palermo compare insieme ad altri deputati/attivisti nella montatura che tre anni fa portò all’espulsione dei Senatori Campanella e Bocchino spacciandola per decisione del meetup palermitano.

Chi? Riccardo Nuti e Claudia Mannino

Come? Ne parlammo qui.

Riassumendo fecero un comunicato con il quale sfiduciavano i senatori critici alla politica 5 stelle firmandolo a nome dell’intero gruppo quando l’intero gruppo in realtà non era stato interpellato.Da questo comunicato partì poi l’espulsione.

Quando la (reale) maggioranza del meetup prese le distanze i suoi rappresentanti furono estromessi dalla gestione del meetup stesso.

Insomma la falsificazione piace,che siano firme per una lista elettorale o maggioranze inventate per espellere colleghi invisi non ci si fa scrupoli,a quanto pare,a commettere reato.

Attendiamo ora l’esito delle indagini.

Legalità ed onestà non vanno di moda.

 

Perché i froci sono incazzati col #M5S? Famose a capi’.#Dietrofrontm5s

Come non condividere questa nota di Andrea Carega

Perché i froci sono incazzati col Movimento 5 Stelle? Famose a capi’.

Il PD la maggioranza per il DDL Cirinnà così com’è, inclusa la stepchild, non ce l’ha. Si sa tipo da sempre.

Il M5S dice che vota il Cirinnà assieme all’ala progressista del PD e a SEL solo se il testo non viene cambiato in alcun modo, e il voto possibilmente palese che noi ci mettiamo la faccia.

Daje! Standing ovation dalla curva gaia, qualcuno già intona “We are family”.

La Lega presenta 5.000 emendamenti, di cui la stragrande maggioranza sono nonsense generati dallo stesso computer che scrive i romanzi di Moccia, unicamente per intasare il lavoro del senato, con buona pace di chi parla di spreco del denaro pubblico (ma c’è anche qualche perla, tra cui personalmente amo: “Sostituire ‘Presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano è istituito il registro delle unioni civili tra persone dello stesso sesso’ con ‘Presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano si fa sesso’”).

Poi – toh guarda! – arriva nel M5S una improvvisa libertà di coscienza sulla stepchild. Brusii tra gli spalti, ma i senatori 5 stelle rassicurano: Scusate, c’eravamo sbagliati, c’era andato in palla il server dei sondaggi online, ma comunque tuttappo’, tranquilli che votiamo comunque a favore. Ora vieni qui che ti voglio dare anche un bel bacio.

Intanto nel PD fervono i calcoli: se la lega ha presentato 5.000 emendamenti e noi solo per decidere se i froci so’ malati ogni volta a contarci ci mettiamo 4 giorni come famo? Io questa estate mi so’ prenotato due settimane a Santo Domingo, il volo mica me lo rimborsano!

Ah, se solo ci fosse uno strumento democratico inventato per contrattaccare l’ostruzionismo e far passare il testo di legge così com’è stato presentato! Un momento, aspetta, c’è: è il supercanguro! In un solo voto non segreto, senza coloranti e conservanti – Hoplà! – eliminiamo tutti i 5.000 emendamenti deficienti della Lega, e ci portiamo a casa il DDL Cirinnà compresa la stepchild in tempo per vederci il film su Raiuno, che c’è pure quell’attrice figa, quella che ha vinto quel premio là.
Ma – Colpo di scena! – La Lega temendo di essere battuta da un marsupiale che, diciamolo, provenendo dall’Australia più terrone di così non potrebbe essere, ritira 4.500 dei 5.000 emendamenti presentati per ostruire la legge, e se voi non li votate noi li ritiriamo, pappappero, specchio riflesso.

Ne restano “solo” 500.

Bene, che problema c’è? Famo du’ notti in parlamento, io porto le pizzette e tu la coca cola e votiamo ‘sti 500 emendamenti! Daje che a li primi 100 j’offro ‘na sciocchezza al bar.

Eh no.

Votare sugli emendamenti vuol dire affrontare 500 votazioni, delle quali una buona parte segrete, in cui protetti dal segreto (come auspicato dal simpatico Cardinal Bagnasco) cosa voteranno i CattoDem? Il risultato molto probabile è che la legge venga stravolta al ribasso e che la stepchild adoption venga eliminata dal testo. Con buona pace di tutti quei bambini che già crescono in famiglie omogenitoriali ma hanno meno diritti dei loro coetanei. Inoltre il DDL Cirinnà non ha contingentamenti previsti, quindi per ciascun emendamento ciascuno dei 10 gruppi può parlare per 10 minuti. Qualche rapido calcolo e si può arrivare a più di due mesi di discussione ininterrotta, senza che ci sia spazio per altre leggi. E la fiducia? La fiducia non si può chiedere su un DDL a iniziativa parlamentare senza fare una forzatura peggiore del canguro, e poi, ovviamente, perché Renzi dovrebbe chiederla e rischiare di far cadere il governo?

Vabbè.

Allora niente, avemo scherzato, usiamo il canguro e famo ‘sto salto verso i paesi civili che se aspettiamo un altro po’ più che un canguro ci serve un Concorde per arrivarci.

Sorry.

Scusate, dicono i 5 stelle, noi il supercanguro non lo votiamo perché è antidemocratico e uccide il dibattito parlamentare. E in effetti c’è molto da dibattere sugli emendamenti presentati dalla Lega: “Presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano, si fa sesso” o no? E se si fa sesso solo in alcuni? Ma sesso gay o sesso etero?

Ma tranquilli, dicono i 5 stelle (che se si potessero votare i politici come su Tripadvisor adesso di stelle ne avrebbero mezza: “Grazie di tutto, I+U BFF, firmato: Adinolfi”), votiamo al volo i 500 emendamenti, du’ mesi passano in fretta, che ce vo’, pizzetta e coca cola, basta con questi drammi dei froci che noi c’abbiamo da pensare al complotto scoperto dalla Taverna per farci vincere le elezioni a Roma.

Oh, però ricordatevi, noi vogliamo che il DDL sia democraticamente discusso ma lo votiamo solo se il testo non cambia dall’originale, eh! Se qualcuno degli emendamenti viene approvato allora niente, amici come prima, mi costa una fortuna…

A ‘sto punto quei poveri 4 stronzi del PD e SEL a cui gliene frega qualcosa di questa legge e che vorrebbero che avesse un senso che devono fare? Votiamo sesso sì o sesso no negli uffici dei comuni? E se a uno je se smoscia? Che famo, l’unione civile in bianco? E chi li sente i cattolici poi?

Pijamo tempo va’. Consigli per gli acquisti, se ribeccamo tra ‘na settimana, non sono io sei tu.

“Thank you Mario, but our princess is in another castle”.

Mo che succederà? Probabilmente il DDL passerà in qualche forma, se non altro per non fare proprio una figura di merda galattica con l’Unione Europea (hint: è già tardi da almeno 3 legislature). Probabilmente la stepchild non passerà, ma tanto stamo a parlà de qualche manciata de fiji de froci, figurati se mo so’ un problema. La comunità LGBT si tiene una legge di merda, la Cirinnà fa indigestione di Maalox e Formigoni festeggia col coinquilino.

La colpa è solo dei 5 stelle? No, la colpa è dell’Italia omofoba che produce personaggi come Maroni, Formigoni, Giovanardi, Adinolfi, e in essi si specchia per dare un senso alle proprie deficienze.

Ma c’è una parte dell’Italia fatta da persone come Monica Cirinnà e da chi assieme a lei ha lottato per riuscire a portare in parlamento il miglior disegno di legge possibile date le circostanze, fatta dalle centinaia di personaggi pubblici che hanno rilasciato dichiarazioni, interviste, o semplicemente indossato laccetti arcobaleno, da persone come me, i miei amici, i miei compagni di rugby, che di vite non ne abbiamo 5 come in Super Mario (mannaggia!) e che non ne possiamo più di arrivare allo scontro finale per poi sentirci dire “Grazie Mario, ma la principessa è in un altro castello”.

Persone come mia madre, che di anni ne ha 74, e oggi mi ha chiesto: “Ma perché questa legge non la vogliono? Dicono tutti che è ora!”. Mamma è ora, ma prima dell’ora dei diritti è sempre l’ora degli stronzi in questo paese.

C’è un’Italia di gente giusta e consapevole e onesta e informata.

Ecco, per un po’ sembrava che il Movimento 5 Stelle facesse parte di quest’Italia.

Poi – Hop! – ha fatto un salto ed è finito di là.

E così altro che supercanguro! Un megacanguro doppio carpiato ci avete fatto a noi froci!

Poi vi stupite se ci siamo rimasti male? Famo così: voi digiunate per 20 anni, poi vi invitiamo a un banchetto reale, ma non potete magna’ niente finché non azzeccate l’ordine delle posate, ché la forma è importante.

Poi vediamo se capite.

Cari senatori del Movimento 5 Stelle: nessuno di noi aveva pensato che al momento del voto Giovanardi sarebbe stato colpito da un’illuminazione mistica e ci avrebbe appoggiato. Lo stesso vale per tutti i senatori di destra e i CattoDem. Ma nel vostro appoggio ci avevamo creduto, ce l’avevate promesso. E per questo, delle vostre questioni di principio, ce ne fottiamo, perché vengono pagate coi diritti nostri e dei nostri figli.

Noi ci siamo rimasti male, ma ci siamo abituati: sapete quanti amici ci hanno voltato le spalle quando abbiamo dichiarato di essere diversi? È selezione naturale, non sprechi tempo con chi non ti vuole o con chi non ha nemmeno quel briciolo di umanità per mettersi 5 minuti nei tuoi panni prima di tornare alla propria vita di persona che i diritti ce li ha sempre avuti dalla nascita.

Voi cangurelli a 5 stelle godetevi la compagnia che vi siete scelti dall’altra parte, ché in effetti col sentirvi sempre dalla parte della Verità e del Giusto senza mai mettere in discussione quello che vi impartiscono dall’alto con Adinolfi e la Binetti c’avete già un casino di cose in comune.

Ah, e buona fortuna alle prossime elezioni.

PS / Edit: Ad essere precisi, gli emendamenti rimasti dopo il ritiro parziale della Lega sono 777, non 500. Per fortuna non ne sono rimasti 666 se no a leggere il testo al contrario appariva la Santanché.

 

DI Andrea Carega

https://www.facebook.com/notes/andrea-carega/perch%C3%A9-i-froci-sono-incazzati-col-movimento-5-stelle-famose-a-capi/10153640882393001

Segoni,ex #M5S, ci spiega la sua “verità sulle vicepresidenze alla Camera”.

Il Deputato Samuele Segoni,ex m5S,ci spiega come sono avvenute le votazioni nelle commissioni alla Camera.

Un’altra testimonianza di come il M5S distorce la realtà a suo uso e consumo (suo e della Casaleggio Associati).

“La verità sulle vicepresidenze.

Mi vedo costretto ad intervenire su questa vicenda visto che su internet stanno prendendo campo falsità, calunnie, ricostruzioni complottistiche e fantasiose. Messe in giro proprio da chi si riempie la bocca con le parole “trasparenza” e “onestà” (scordandosi dell’onestà intellettuale, che precluderebbe il raggiro degli elettori).  Sono convinto che gli elettori si meritino prima di tutto la nuda e cruda verità.

PRIMA VI SPIEGO DI COSA STIAMO PARLANDO. Ognuna delle quattordici commissioni permanenti ha un presidente, due vicepresidenti e due segretari.  Queste cariche vengono elette tra gli appartenenti ad ogni commissione all’inizio della legislatura (quindi 2013 nel nostro caso) e successivamente rinnovate più o meno a metà legislatura (ieri, nel nostro caso). QUESTE CARICHE SONO IMPORTANTI perché nelle commissioni che applicano il regolamento alla lettera, si ha diritto di partecipare attivamente all’ufficio di presidenza, dove viene DECISO IL CALENDARIO dei lavori di commissione. Un altro vantaggio è che con queste vesti “ufficiali” si viene invitati in rappresentanza di tutta la commissione ad eventi, convegni ed altri incontri e pertanto si viene a conoscenza di molte informazioni che poi possono essere utilizzate per FARE UN’ZIONE POLITICA PIÙ EFFICACE, SOPRATTUTTO DA PARTE DELLE OPPOSIZIONI. Venendo alla “crana”, tanto cara agli internauti: queste cariche danno diritto a qualche centinaio di euro in più al mese (credo netti vengano due-trecento euro ma non sono sicuro).  Nel caso del Presidente, sono un’inezia se paragonate alla mole di lavoro aggiuntiva rispetto ad un normale deputato. Nel caso delle altre cariche, se si svolge il proprio ruolo con diligenza e si gira l’Italia per gli incontri di cui sopra, non è neanche detto che si coprano tutte le spese aggiuntive. Per dovere di cronaca devo aggiungere che 5S e AL sono, per quanto di mia conoscenza, le uniche forze politiche che restituiscono le indennità.

Ma torniamo alle elezioni di ieri, che sono il nocciolo della questione.

LE CARICHE VENGONO DIVISE TRA MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE. Normalmente, la maggioranza si prende il presidente, un vicepresidente e un segretario e lascia alle minoranze un vicepresidente ed un segretario. I più beceri a questo punto parlano di lottizzazione e spartizione di poltrone. Se volesse, la maggioranza avrebbe i numeri per prendersi tutto, ma questa prassi consolidata assicura un bilanciamento democratico ed una rappresentanza anche alle opposizioni.

Altro importante punto da chiarire: la maggioranza di norma elegge i propri rappresentanti e poi si astiene, lasciando campo libero alle opposizioni.

Nel 2013 il M5S schiacciò con i numeri le altre opposizioni e si prese quasi tutte le cariche lasciate libere dalla maggioranza, lasciando all’asciutto le altre forze d’opposizione. Che infatti si infuriarono e ci tacciarono di TOTALITARISMO. All’epoca c’ero anch’io e non capii bene la gravità di cosa avevamo fatto (eravamo in Parlamento da pochi giorni): ACCECATI DAL RUOLO CHE CI ERAVAMO AUTOASSEGANTI DI UNICI VERI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO, AVEVAMO NEGATO ALLE MINORANZE E ALLE ALTRE OPPOSIZIONI DI POTER ESERCITARE UN’EFFICACE AZIONE POLITICA DENTRO LE COMMISSIONI, IGNORANDO CHE LA LORO AZIONE POLITICA, PUR SE DIVERSA DALLA NOSTRA, RIMANEVA COMUNQUE LEGITTIMA.

Nel 2015, il 5S, sempre più accecato dall’autoassegnato ruolo …bla…bla…bla, si appresta a ripetere lo stesso schema. Ma le opposizioni stavolta si organizzano: vengono convocate delle riunioni tra tutte le forze di opposizione per decidere come suddividersi le cariche IN MODO DA GARANTIRE SPAZIO A TUTTI. Anche il 5S viene invitato ma declina l’invito e snocciola il solito repertorio: “non facciamo inciuci, non ci interessano le poltrone, noi siamo cittadini voi siete casta, voteremo i nostri rappresentanti che sono gli unici veri rappresentanti del popolo, siamo l’unica vera opposizione e altre amenità”.

A questo punto, le opposizioni prendono atto del fatto che i grillini non hanno ancora capito, dopo due anni, né i rudimenti della democrazia, né l’importanza di un’azione politica vera e non mediatica: viene preso atto del rifiuto al confronto dei grillini, e li lasciamo a baloccarsi con internet.

Con questo pregresso, si arriva alle votazioni di ieri, dove la maggioranza elegge le proprie cariche e poi, per il meccanismo spiegato sopra, lascia campo libero alle opposizioni.  Le opposizioni coalizzate (tranne mi dicono Forza Italia e Lega che in alcune commissioni non hanno rispettato i patti), spazzano via il 5S e gli impartiscono una dura lezione di umiltà: il 5 stelle ottiene solo due vicepresidenze e qualche segreteria (gli vengono lasciate perché non siamo come loro, e riconosciamo il loro diritto a sedersi negli uffici di presidenza). Alla fine anche Alternativa Libera riesce a mantenere due vicepresidenti, sfruttando gli spazi di trattativa tra le opposizioni lasciati vuoti dal M5S. Se il 5S si fosse seduto a discutere e a confrontarsi, probabilmente non ci sarebbe stato nessun margine per noi.

In aula TRA I DEPUTATI GRILLINI HO VISTO REAZIONI CONTRASTANTI, che voglio brevemente tratteggiare:

1-alcuni erano tristi ed abbattuti, perché avevano capito di essere stati esclusi da uno spazio democratico molto importante solo ed esclusivamente per colpa loro, o dei vertici che avevano imposto il non-dialogo.

2-altri (soprattutto alcuni BIG) erano felici, perché dell’azione politica in Parlamento non gliene può fregare di meno e pensavano già ai post su facebook e tze tze: Scandaloso! Colpo di stato! Clicca qui! La politica sacrificata alla mediaticità.

3-altri capiscono la fregatura, ma fanno buon viso a cattivo gioco e iniziano subito a scrivere post in cui parlano di inciuci, soldi e poltrone. Escluso il porno per ovvi motivi di opportunità politica, si sa, sono questi gli argomenti che portano più like, visualizzazioni e quant’altro. E il giochino è: nascondiamo la nostra dabbenaggine e guadagniamo visibilità personale sui social.

4-alcuni sono imbestialiti con il PD. Costoro possono suddividersi in due sottogruppi. Da una parte, quelli che dimostrano una dose massiccia di stupidità, visto che non hanno capito minimamente cosa era successo e visto che speravano che lo Spirito Santo della Rete assicurasse loro, in virtù della loro fede, le vicepresidenze agognate e meritate. Dall’altra parte, quelli che dimostrano una grandissima paraculaggine, visto che avrebbero preteso i voti dal PD per i loro candidati (peraltro in alcuni casi neanche comunicati agli avversari politici) per coprire i voti mancanti (ovviamente questo non sarebbe stato inciucio, ma semplicemente assecondare il volere dei cittadini).

Come ultima nota di colore, aggiungo che tra l’atro in alcune commissioni IL M5S HA PERSO PER UN SOFFIO, METTENDOCI MOLTO DEL SUO. Ad esempio con deputati che non si sono presentati a votare. Oppure in commissione lavoro dove con 5 presenti hanno totalizzato 4 voti (mi immagino stiano ancora cercando il franco tiratore). Oppure in commissione finanze, dove un grillino ha sbagliato a votare. Oppure in altre commissioni, come ambiente, sulla carta l’elezione era più abbordabile (rapporti con la maggiornaza più distesi) ma sono stati presentati candidati che hanno attriti personali con alcune delle altre forze politiche, che quindi si sono prestate molto volentieri ad uno sgambetto.

Prima di concludere, vorrei abbozzare un’ultima riflessione. Molto preoccupante. Se ci fosse il 5S al governo, senza nessun alleato, quindi con i numeri per esercitare un potere assoluto, come si comporterebbe?  IL 5S LASCEREBBE SPAZIO ALLE OPPOSIZIONI? Sarebbe democratico almeno come questo PD oppure lo sarebbe di meno? Nelle due circostanze spiegate (2013 e 2015) l’atteggiamento del 5S è stato “dialogo zero, mi prendo tutto io”. Se il buon giorno si vede dal mattino…Inoltre la struttura e organizzazione stessa del 5S e del gruppo parlamentare non fa sperare bene: la democrazia interna è nulla, i dissensi interni vengono emarginati e le cariche vengono spartite solo tra i fedelissimi, senza lasciare spazi a voci fiori dal coro. Quindi la vedo buia. Anche perché viene spacciata per democrazia il procedimento per cui la maggioranza comanda e la minoranza viene annichilita. Ma qui sto andando fuori tema.

Torniamo sulla vicenda dell’elezione dei presidenti di commissione. L’azione politica del 5S è stata identica a sempre: dialogo zero, muro contro muro. Ignorare il bon ton e le regole della matematica, porta di norma a sbattere il muso contro il muro della maggioranza. Stavolta hanno sbattuto il muso contro il muro dell’opposizione. Quella vera.

MA AL 5S NON INTERESSA, CONCEPISCE LA POLITICA COME PURA MEDIANICITÀ’ E LE SCONFITTE POLITICHE POSSONO ESSERE FACILMENTE TRASFORMATE IN VITTORIE MEDIATICHE, SFRUTTANDO LE SCHIERE DI FAN CIBERNAUTI A DISPOSIZIONE.”

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